Il riordino dell'ordinamento didattico delle scuole di specializzazione slitta ancora una volta. Se la tanto attesa "svolta" era prevista per la fine del 2014, bisognerà aspettare ancora per capire cosa verrà fuori da questo travagliato iter del Decreto Ministeriale necessario per la finalizzazione del processo di riorganizzazione. A tratteggiare le incertezze del tortuoso percorso, è il Presidente Nazionale dell'Associazione Italiana Giovani Medici, Walter Mazzucco.
Presidente, perché si è verificato questo slittamento dei tempi?
A quanto abbiamo appreso, questo ritardo è stato causato dalla mancata concertazione del provvedimento da parte del Ministero della Salute, che ha voluto vincolare questo passaggio ad una condivisione del testo col Consiglio Superiore di Sanità (Css), come peraltro la prassi istituzionale prevede.
Crede ci sia una non volontà a che il testo faccia il suo corso?
No, non mi sembra che si possa far riferimento ad una volontà politica di non arrivare alla conclusione della riforma. A tale proposito, dopo le opportune verifiche del caso, abbiamo appreso che la proposta del riordino è stata incardinata presso la commissione tematica del Consiglio Superiore di Sanità, che dovrebbe emanare il proprio parere nella seduta collegiale del 13 gennaio 2015. Ma la cosa importante non è stare attenti alle date, ma a che il contenuto del testo non contenga qualche sorpresa.
Presidente Mazzucco, cosa c'è da aspettarsi nel testo di questo Decreto?
Preso atto del ritardo nell'emanazione, per il quale esprimo disappunto, la nostra attenzione è rivolta ai contenuti del DM ed in particolare alle norme transitorie, che dovrebbero rimuovere gli ostacoli burocratici alla immediata attuazione della norma, con possibilità per parte degli specializzandi di accedere alla riforma su base opzionale. Voglio ricordare che, laddove il provvedimento venisse reso immediatamente operativo, si recupererebbero anche fondi da reinvestire per finanziare circa 700 contratti di formazione specialistica aggiuntivi.
Quali sono i punti salienti di questa riforma?
In verità ci è stato chiesto di mantenere il massimo riserbo sul contenuto, ma più in generale mi sento di dire che al centro abbiamo finalmente una razionalizzazione dell'offerta formativa sia in termini di numero e tipologie di scuole, sia in termini di durata dei percorsi formativi. Ma anche, come ho detto prima, la liberazione di ingenti risorse per contratti aggiuntivi. Che, vi assicuro, non è poca cosa.
Fonte: Doctor33, 9 gennaio 2015