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Test medicina, Giannini: selezione dopo 12 mesi tramite prova nazionale

«Ogni anno selezioniamo un numero limitato di giovani con una prova circoscritta, li facciamo formare in un percorso lungo, complesso e costoso. E dopo oltre sei/sette anni diciamo alla metà di questi laureati che per loro non c'è posto. Inaccettabile». Lo sottolinea il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini in una lettera sul test di medicina inviata al quotidiano Il Mattino. Giannini rileva la «debolezza strutturale» del sistema, confermata dai ricorsi sui test d'ingresso e dall'episodio di domande invertite al concorso nazionale. «Si tratta» spiega il ministro «di una debolezza strutturale che riguarda tutta la filiera formativa dei futuri medici: dall'accesso al corso di studi all'ingresso in corsia». E a conferma della sua tesi Giannini cita dei numeri inequivocabili. Per 10.500 posti disponibili quest'anno ai test di medicina si sono presentati 63.000 studenti delle scuole superiori. «Sempre quest'anno» continua «hanno partecipato alle prove di accesso alle Scuole di specializzazione medica oltre 12.000 laureati», contro le 5.500 borse disponibili. Ecco perché il ministro conferma la necessità di ripensare il percorso formativo nella sua globalità. «Tre le mosse» sottolinea «orientamento, rivisitazione delle modalità di accesso al corso di studi, garantire a tutti i laureati in medicina la borsa di studio per l'accesso alle scuole di specializzazione». L'idea di fondo è che «l'accesso al corso di laurea non può essere un flash mob di sessanta minuti prima dell'inizio dell'anno accademico senza alcuna preparazione specifica. Meglio sarebbe» aggiunge il ministro nella sua lettera «un sistema inizialmente più aperto, che permetta di monitorare tutti gli aspiranti medici lungo tutto il primo anno di corso per poi selezionare secondo il fabbisogno dopo 12 mesi tramite una prova conclusiva nazionale». In conclusione il ministro sottolinea come la prova di accesso alle scuole di specializzazione «dovrà essere semplificata e garantire che gli studenti migliori possano scegliere la scuola e la sede da frequentare».

Marco Malagutti - www.doctor33.it


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