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A Medicina continua il caos, Lenzi: risposte dal ministero o i docenti si autosospendono

«I ministeri competenti ci facciano sapere che cosa vogliono fare. In assenza di riscontro i coordinatori e i docenti di medicina potrebbero procedere all'autosospensione». A parlare così è Andrea Lenzi, presidente della Conferenza dei presidi dei corsi di laurea in medicina commentando la mozione approvata nei giorni scorsi e recapitata al Governo. La mozione nasce dal caos determinato dai ricorsi al Tar e dal conseguente sovraffollamento di questi giorni nelle aule universitarie, nei laboratori e nei reparti, impossibilitati ad accogliere tutti gli studenti. «Una situazione molto complessa» conferma Lenzi «con la beffa ulteriore di vedere i bocciati che hanno fatto ricorso privilegiati nella scelta della sede, rispetto a chi ha vinto il concorso regolarmente». Per il rappresentante della Conferenza dei presidi di medicina bisogna chiarire una volta per tutte se «la laurea in medicina è una laurea culturale e in quel caso la possono fare tutti senza selezioni o piuttosto una laurea professionalizzante. Nel qual caso» sottolinea Lenzi «bisogna rispettare il numero programmato che dà garanzie sulla professionalità dei laureati». Secondo il docente bisogna anche risolvere una volta per tutte la questione test per l'accesso alla facoltà. «Sicuramente quello attuale è perfettibile ma da qui a ipotizzare il modello francese con una selezione al primo anno ce ne passa» ribadisce Lenzi. «Se si realizza un nuovo sistema bisogna che sia altrettanto oggettivo e che premi effettivamente la meritocrazia». Certo l'attuale caos nelle facoltà non promette bene «Le facoltà non possono reggere un impatto così forte e poi quando si dice che la selezione va fatta dopo che cosa si intende?» una delle tante domande a cui il Miur è chiamato a rispondere.

Marco Malagutti - www.doctor33.it

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