«Il Miur non ci fa immatricolare. Noi vogliamo solo studiare». È questo lo slogan con il quale ieri mattina hanno manifestato contro il ministero gli aspiranti studenti di medicina di Bari. Una protesta determinata dalla norma "blocca ricorsi" con la quale il Miur ha disposto che gli studenti in attesa di sentenza verranno distribuiti tra le sedi universitarie italiane in base al punteggio ottenuto. Una doccia fredda per tutti gli studenti coinvolti che si sono sentiti rifiutare dalle segreterie quella che finora era una procedura normale per permettere a chi lo desiderava di pagare e iniziare a frequentare comunque le lezioni. «La decisione del Ministero - denunciano i ragazzi - è assurda. Noi abbiamo vinto il ricorso e vogliamo iscriverci a Bari. Il Ministero ha detto che non dobbiamo essere noi a decidere le sedi e quindi il rischio è che ci troveremo a seguire Medicina a Sassari o Latina». A Bari il numero di studenti che hanno effettuato il ricorso è piuttosto cospicuo, visto che si parla di 700, dei quali per ora sono riusciti a immatricolarsi in 450 prima che arrivasse lo stop da Roma. La manifestazione è stata promossa dall'Udu, l'Unione degli universitari, che si è occupata del maxi ricorso. «Siamo pronti a forme di protesta anche più forti - spiega Alessio Portobello dell'Udu - vogliamo la tutela dei nostri diritti».
Marco Malagutti - www.doctor33.it