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Test medicina, accolti nuovi ricorsi. Sul numero programmato è di nuovo bagarre

«Se il ministro dell'Istruzione non terrà fede all'impegno di eliminare i test di ammissione alle facoltà di medicina delle università italiane a partire dal 2015, partiranno oltre 3.500 cause di risarcimento da parte di coloro che grazie al Codacons hanno evitato il test». A giudicare dalle parole del presidente del Codacons, Carlo Rienzi, non sembra destinata a fermarsi la valanga di ricorsi da parte degli studenti che non avevano superato ad aprile il test di ammissione. Gli ultimi ricorsi arrivano dagli atenei di Bari, Napoli, Salerno e Tor Vergata che, a tre mesi dal test, dovranno far posto a 2mila studenti non previsti. Entrano in aula per decisione del Tar del Lazio, che venerdì ha accolto una decina di ricorsi in cui gli avvocati Michele Bonetti e Santi Delia hanno condensato le richieste di duemila candidati. Per Anaao Giovani si tratta del «solito pasticcio all'italiana» Tuttavia, affermano i giovani medici dell'Anaao, la sentenza del Tar potrebbe essere ribaltata nella prossima udienza del 7 maggio 2015 che potrebbe estromettere gli studenti, dopo aver sostenuto corsi ed esami. Altrettanto «preoccupante», avverte Anaao giovani, lo scenario se fosse tutto confermato: «Abbiamo assistito in questi anni a un importante e progressivo aumento degli ammessi al corso di laurea in Medicina, al quale non sono seguiti né un aumento dei posti in specializzazione, né un adeguato turnover del personale medico del Ssn». Con questa ordinanza, dunque, «altri 2000 futuri medici, tra 6 anni, al pari dei loro colleghi, rischieranno di non trovare sbocco nelle specializzazioni post-laurea e alla fine del loro percorso formativo entreranno nel mondo della disoccupazione e del precariato, come gli altri 10.000 ammessi quest'anno e gli altri migliaia di ricorrenti del bonus maturità». Di tutt'altro avviso Gianluca Scuccimarra, Coordinatore dell'Unione degli Universitari che parla di «giornata piena di sole per gli studenti italiani». «Abbiamo fatto entrare più di 2.000 ricorrenti e il Tar ha dichiarato che il concorso di medicina 2014-15 è illegittimo. Serve altro per dimostrare l'inefficacia di questo metodo di selezione?» si domanda il rappresentante degli studenti. E sullo stesso tasto batte anche Massimo Cozza. Segretario nazionale di Fp-Cgil Medici che passa la palla al Governo, auspicando nella soluzione "alla francese" prospettata dal ministro Giannini. «Bisogna conciliare le giuste aspirazioni dei giovani con la necessaria selezione. Ma è evidente, e la sentenza del Tar non fa che confermare questa testi, che una riforma è necessaria. Renzi ci metta la faccia» conclude.

Marco Malagutti - www.doctor33.it

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